GORGA: IL BORGO CHE HA FERMATO IL TEMPO

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Come una vedetta nascosta sul versante del monte Volpinara, Gorga mantiene nel suo sguardo le storie sbiadite dall’incessante procedere degli anni, ben custodite da ogni sguardo indiscreto e accessibili ai pochi che sapranno calarsi nella vera essenza di un piccolo borgo senza tempo

di Gabriele Rosatelli

Tra le vette dei Monti Lepini è nascosto arroccato tra i boschi un piccolo borgo a cavallo tra la provincia di Roma e la Ciociaria: Gorga. Un piccolo gioiello senza tempo abitato da poco più di 700 anime, che affascina i visitatori per il suo patrimonio storico-culturale ed i suoi vicoli che sembrano avere il potere di fermare lo scorrere dei minuti. Il tutto immerso nel verde delle montagne tutt’intorno, che sembrano custodire gelosamente le casette ammonticchiate tra loro in uno snodo di vicoli e ripide scalette che si fondono in un labirinto di pietra.


Il tutto immerso nel verde delle montagne tutt’intorno, che sembrano custodire gelosamente le casette ammonticchiate tra loro in uno snodo di vicoli e ripide scalette che si fondono in un labirinto di pietra

Le sue origini provengono da lontano, giungendo a noi direttamente dall’epoca altomedievale, quando per ragioni strategiche a difesa degli insediamenti circostanti venne eretta una fortezza su di un probabile punto di vedetta romano. Da quella posizione Gorga era divenuta una postazione fondamentale per il controllo dell’intera valle del Sacco, al servizio dei signori De Ceccano e, successivamente, dei Conti del ramo di Segni-Valmontone. Nei secoli il castello cadde in rovina, fu soltanto l’intervento durante il Rinascimento di Camillo Pamphili a restituirgli vita attraverso un’opera di restauro che trasformò la torre in una residenza signorile utilizzata per l’amministrazione del feudo. L’imponente struttura attorno alla quale venne costruito l’abitato, ancora oggi rappresenta il cuore pulsante del borgo, dominando la piazza principale ed essendo sede del Comune. È proprio di fronte ad esso che sorge la Chiesa di San Michele Arcangelo, edificata intorno al XIII secolo sui resti di un antico tempio romano. Dall’aspetto semplice e linee pulite, l’antica chiesa rappresenta il fulcro della vita religiosa – ancora molto vivace – del borgo, che accoglie il visitatore attraverso un portale posizionato in cima ad una scalinata a doppia rampa. L’interno è composto da tre navate, caratterizzate dalla semplicità delle robuste e affascinanti colonne in pietra, che decorano la piccola chiesa illuminata dalla luce che filtra dalla vetrata del rosone.

Passeggiando tra vicoli e strette stradine interdette al traffico automobilistico, è possibile imbattersi in splendidi angoli nascosti, arricchiti dai colori accesi dei gerani, mentre oziosi gatti dormono sotto le tettoie al riparo dai raggi del sole. Qui la vita scorre lenta ed è il suono delle campane che detta i ritmi agli anziani che giocano a carte nell’unico bar del paese. È in questa dolce atmosfera che il visitatore potrà immergersi per godere di un’esperienza unica e autentica, lontana dalla frenesia e dai rumori delle città.


Qui la vita scorre lenta ed è il suono delle campane che detta i ritmi agli anziani che giocano a carte nell’unico bar del paese

L’immersione nella tranquillità avviene ancora di più avventurandosi nello splendido contesto naturale che incornicia tutt’intorno il borgo. Colline verdi e fitti boschi di lecci, querce e aceri accompagnano gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta, fornendo la possibilità di affrontare numerosi sentieri per interessanti trekking o divertenti giri in mountain bike che regalano scorci spettacolari sui Lepini e la Valle del Sacco. Particolarmente suggestivo è il percorso che conduce alla vetta del Monte Scalambra, dalla quale è possibile scorgere i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo.


Colline verdi e fitti boschi di lecci, querce e aceri accompagnano gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta

Come una vedetta nascosta sul versante del monte Volpinara, Gorga mantiene nel suo sguardo le storie sbiadite dall’incessante procedere degli anni, ben custodite da ogni sguardo indiscreto e accessibili ai pochi che sapranno calarsi nella vera essenza di un piccolo borgo senza tempo.


Last modified: Agosto 7, 2024