GERONIMO’S, DALL’APPIA ALLA ROUTE 66

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L’occasione del live di una cover band di Ligabue ci ha fatto ripercorrere 25 anni di storia del bikers pub dei Castelli Romani più famoso di Roma

di Alessandro Casale

Percorrendo l’Appia lungo la discesa che da Frattocchie va verso l’incrocio di Santa Maria delle Mole, dove all’orizzonte già si intravede Roma e a volte, ahimè, la nuvola di smog a fargli da cappello, il traffico della mattina, mentre si va al lavoro nella Capitale, costringe a guardarsi intorno. Girando la testa verso ciò che resta del palaghiaccio di Marino e dei ricordi legati ai tonfi sulla pista, si vede il Geronimo’s e le guglie dei suoi gazebo. Sembrano le tende di un accampamento indiano. Così ci piace immaginarlo insieme ad un nome che, forse semplicemente ispirato ad altro, porta la nostra fantasia al Geronimo capo degli Apache che per oltre venticinque anni guerreggiò contro gli Stati Uniti d’America rifiutandosi di riconoscerne il governo nel West.


Da venticinque anni il Geronimo’s difende la sua storia di bikers e cover music pub

E proprio da venticinque anni anche il Geronimo’s difende la sua storia di bikers e cover music pub in un tempo in cui va bene tutto e il contrario di tutto e su un territorio che sembra la terra di nessuno. Tra la fine dei Castelli Romani e alle porte di Roma quella zona è diventata l’ideale terra di conquista per la buona musica e il mangiare di gusto. Piantate le tende nel 1998 come Bikers Live Club il Geronimo’s sembrava esclusiva dei duri e puri delle due ruote e probabilmente lo era. Una stella polare per chi viveva e vive la motocicletta come segno di appartenenza a una comunità che ha fatto della sella il luogo ideale dove trascorrere il proprio tempo migliore.


Una stella polare per chi viveva e vive la motocicletta come segno di appartenenza a una comunità

Una identità a stelle e strisce nata in America dopo la seconda guerra mondiale con le famigerate bande che, in sella alle loro custom e chopper, per lo più Harley Davidson, spesso terrorizzavano le cittadine di passaggio. Di quegli eccessi al Geronimo’s non c’è neanche l’ombra, forse non c’è mai stata, certamente non oggi che sul sito si presenta come famiglia (piuttosto che locale) che accoglie “gli amici bikers e famiglie”. Tuttavia il carattere biker resta il tratto distintivo di questo locale old style che, dal codice identitario delle due ruote, ha saputo ben cogliere l’accezione positiva del godersi la vita in buona compagnia. Così, adesso che i bikers di allora hanno messo su famiglia e i palati si sono raffinati, il Bikers Live Club è diventato Restaurant Live Music Club, l’offerta gastronomica si è specializzata e alle birre si è aggiunta una selezionata lista dei vini.


I concerti delle cover band sono rimasti tali e quali, come una pietra miliare dell’Appia

I concerti delle cover band sono rimasti tali e quali, come una pietra miliare dell’Appia che in questo punto sembra la Route 66, e i live rock, blues, pop e italiani si fanno da parte soltanto il venerdì e il sabato notte quando dal palco si passa alla pista del disco club. Una formula in cui, in un mondo dove tutto cambia troppo velocemente, da venticinque anni trova la sua dimensione un pubblico variegato di giovani fuori e di giovani dentro, appassionati delle due ruote e non, famiglie e single impenitenti. Una trasformazione tutto sommato ben riuscita se anche l’Ansa  nel 2019 nella sua rubrica Life Style riporta una classifica di moto.it citando il Geronimo’s tra gli 8 locali più amati dai bikers, accostandolo all’Ace Café di Londra e al Deus di Milano.

Last modified: Marzo 25, 2023