Uscito nel maggio 2022 è l’ultimo lavoro discografico della band
Sofia Bucci
“Sono due i principali ostaco
Perché Fantàsia muore?
Perché la gente ha smesso di sognare… così il nulla dilaga.
Cosa è questo nulla?
È il vuoto che ci circonda, è la disperazione che distrugge il mondo.
(Michael Ende, La storia infinita)
“Fuori dal nulla”, dal vuoto umano dell’indifferenza, da chi non lascia spazio, da chi riduce l’ossigeno, da chi distrugge. “Fuori dal nulla” è la risalita dal buco nero interiore e metafora della Musica underground e indipendente, quella vera di oggigiorno. “Fuori dal nulla” è il nuovo disco della band iL dOnO, attiva dal 1999, originaria di Velletri. È la risalita dal pozzo.
Attraverso le parole scritte e cantate da Daniele Cedroni, un grido plasmato alle corde di Andrea Fatale, ai colpi di basso di Paolo Di Cori e al ritmo di Riccardo Marinelli esce il loro nuovo album completamente autoprodotto, come la vera indipendenza insegna: il Do It Yourself, motto del vero punk. Composto da otto inediti e due cover, una dei Marlene Kuntz “Lunga attesa” e l’altra dei NIN, “We’re in this togheter”.
iL dOnO ci consegna un disco prettamente rock, con sfumature grunge e alternative, intriso di lirismo che coglie spunti dalla letteratura e da un immaginario cinematografico e surreale.
Un viaggio sonico nei “Simbolismi”, citando il brano iniziale, ove avviene un incontro mitico e mistico con la propria musa, regina delle pulsioni, bramosa e affamata, dai tratti quasi vampireschi. Una musa alle quali vengono sacrificati al suo altare i propri frastuoni interiori.
“Come chi non perde mai”, il secondo singolo, ha un testo poetico che mette a nudo le fragilità umane di fronte ai grandi cambiamenti e le battaglie personali, che sono ben rappresentate nel videoclip con immagini di allenamenti al combattimento d’epoca. La lotta tra ciò che si era e ciò che sarà. La presa di coscienza della rivoluzione da attuare contro l’ipocrisia e la ricerca della felicità. “Come chi non perde mai” cita nel testo la “Stanza blu”, un rimando al primo album de iL dOnO “Diversi stati di alterazione”, dall’immenso del cielo e del mare dove tutto si plasma e prende vita. Il primo album che ha visto susseguirsi “Una sola moltitudine”, “La rivolta ideale”, l’audiolibro “Mercuzio tu parli di niente” e precedentemente l’ep “L’esigenza di Vany”.
Il terzo singolo “Fame” è un urlo allo stato attuale di chi si sente senza un’appartenenza e un rappresentante “Senza un partito”. La “fame” è la voglia di colmare i propri vuoti a colpi d’arte. La “fame” è quella che manca a chi si lascia alienato e trasportato dall’omologazione. “Tutti in fila a voler crepare…”, citando “Mangrovia”, il primo singolo dell’album precedente “La rivolta ideale”.
“Fuori dal nulla” è il singolo che dà il nome all’album ed è il manifesto di questo nuovo lavoro. Un’invettiva in versi contro chi distrugge i sogni di una vita, contro le ingiustizie e il mondo corrotto del mondo dell’arte e della musica. Una risalita dal pozzo oscuro dell’oblio con forza e determinazione, nel nome della purezza e della luce. Si continua a risalire con “Irreversibile” contro il vuoto e l’augurio di un’alba splendente, uccidendo i propri demoni interiori.
“Piccola morte” è il primo singolo uscito. Il videoclip ufficiale è stato girato nel 2018 all’interno dell’ex chiesa del convento di San Francesco a Velletri (RM), oggi sede di mostre artistiche e chiesa sconsacrata. La poetica del brano si esprime sull’immagine nel videoclip di chi racchiude il “mare delle esperienze”, delle occasioni e delle possibilità, dentro un solo “bicchiere”: un contenitore da cui attingere per continuare a vivere, senza tuttavia mai dissetarsi. Ecco che la mancanza di lucidità emotiva getta il protagonista nelle contraddizioni dell’amore con le quali nonostante tutto cerca di reinventarsi, servendosi degli eventuali aspetti vantaggiosi. Ne risulta una vita fatta di incertezze e compromessi, e sarà per questo stesso motivo che il protagonista ricercherà una “piccola morte”: un lampo di gioia, il solo ed “eterno attimo” plausibile per giustificare quella vastità di esperienze e possibilità.
“L’Amore è una Musa che ci aspetta al tavolo della scelta e, versando il suo infuso letale ci lascia la possibilità di decidere se ingerendo l’ignoto sapremo in Lei ritrovarci o da Lei fuggire…”
Il videoclip di “Piccola morte”:
“Loop song” è un rosario sgranato sulle certezze e i desideri “lottare per quello che sei, rivendicare quel che hai, non obbedire al panico.” Un “Noi” e non più un “io”, poiché è solo nell’unione dell’amore che si può concretizzare.
L’album si conclude con “Astronave”, accompagnato da un videoclip disegnato da Luca Renna Mammucari con scenari futuristici e cyborg. Il singolo è un mantra, un continuo susseguirsi dello stesso loop musicale che ci trasporta in un vero viaggio sonoro e di apertura verso una nuova atmosfera fatta di luce e di meraviglia.
Il videoclip di “Astronave”:
Per ascoltare iL dOnO:
Last modified: Settembre 1, 2022